Come per la grafologia, il meccanismo che è alla base dell’interpretazione del disegno, è quello della proiezione, cioè il bambino disegnando imprime le proprie emozioni e i propri stati d’animo sul foglio di carta e si comporta con il foglio nello stesso modo di come affronta l’ambiente.

 

Il disegno è un linguaggio non verbale, attraverso il quale il bambino riesce a esprimere i propri stati interiori, molto meglio di come farebbe con le parole.

 

E’ molto utile conoscere i codici di questo linguaggio e saper guardare con attenzione a ciò che il bambino lascia come traccia, in quanto si possono cogliere disagi emotivi e problematiche, che non sempre ha il coraggio di esternare verbalmente.

 

L’interpretazione del disegno può anche segnalare un ritardo nella crescita psichica come una difficoltà di apprendimento del gesto grafico, sul quale si può intervenire con una rieducazione della scrittura, qualora fosse necessario, o eventualmente indirizzare il bambino verso figure professionali adeguate.

 

L’analisi del disegno ritenuta anche dagli psicologi, uno strumento prezioso per conoscere meglio la personalità e ciò che realmente il bambino prova.

 

Affinché l’interpretazione del disegno risulti attendibile, è necessario assumere tutte le informazioni possibili riguardanti il bambino e il suo contesto famigliare e sociale, ed è consigliato verificare più disegni che confermino il responso.