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La Grafologia

La grafologia è la disciplina che si occupa di tutti gli aspetti inerenti all’espressione grafica; quindi delle origini, della storia e della ricerca nell’ambito della scrittura. Tratta inoltre della complessa interazione neuro-fisio-psicologica del linguaggio scritto e della comparazione ed evoluzione delle varie scuole grafologiche.

 

La scrittura ci appartiene e parla di noi. La mano che scrive è infatti lo strumento del pensiero che dirige il tracciato grafico.

 

L’interpretazione grafologica sfida il tempo, attraversa i secoli per recuperare le tracce dell’uomo e della sua anima e la paleografia (scienza che studia criticamente l'evoluzione delle scritture antiche in tutte le loro manifestazioni) si unisce all’antropologia per scrutarne il suo passato.

 

Si alternarono, nel corso dei secoli, varie intuizioni e si formarono diverse scuole di pensiero alle quali contribuirono studiosi quali Baldi, Michon, Crepieux-Jamin, Klages, Pulver, Teillard, Boille, Marchesan,…

 

Altri studiosi e altre ipotesi seguiranno perché la grafia non è statica ma cambia e segue l’uomo nel proprio percorso evolutivo.

 

La grafologia è una disciplina con molte affinità con la psicologia poiché anch'essa si occupa di emozioni consce e inconsce. Fu soltanto a fine del 1800 (dopo la nascita della psicologia sperimentale), che psicologia e grafologia si accostano in modo evidente in un percorso interdisciplinare.

 

La scrittura, pur non essendo in grado di svelare l’uomo nella sua grande ricchezza e complessità, mette in luce gli aspetti che lo caratterizzano e che fanno parte del suo bagaglio collettivo, personale, ereditario, educativo e ambientale.

 

Dal punto di vista tecnico, il grafologo, ultimata la classificazione dei segni e la valutazione globale della grafia secondo un linguaggio codificato, procede alla correlazione dei simboli grafologici con le interpretazioni psicologiche.

 

Tra le molte teorie psicologiche e psicanalitiche conosciute e praticate, la scuola grafologica morettiana fa riferimento, principalmente, ai simbolismi e concetti freudiani e alla scuola junghiana, con il naturale aggiornamento interpretativo emergente dagli odierni approcci psicologici.

Allunghi superiori

Corpo letterale

Allunghi inferiori

Personalità = Temperamento (innato) + Carattere (forgiato dall’ambiente)

 

 

Zona superiore = vita intellettiva

 

Vi sono collocate le norme dettate dal Super IO quale supervisore delle nostre azioni. E’ la sede della mente, della ragione, delle norme educative, delle aspirazioni sociali e della fantasia.

 

Zona centrale o mediana = vita affettiva

 

Vi è collocato l’ IO (mediatore tra le due istanze) che indica consapevolezza, capacità di discernimento = termometro del nostro equilibrio.

 

Zona inferiore = vita istintiva

 

E’ la sede del ES che equivale al corredo energetico dell’individuo, alla sua attitudine di concretezza, è l’inconscio, il mondo delle pulsioni e dell’irrazionale.

 

Un corretto e completo profilo grafologico, deve tenere in considerazione anche la firma, in quanto nello scritto ritroviamo IO personale e nella firma l’IO sociale. Importante inoltre è conoscere il modello calligrafico scolastico appreso e le consuetudini socio-culturali dello scrivente.

 

Dalla religione, ai miti, all’arte e alle scienze…tutta l’esistenza è permeata dal simbolismo.

 

Inutile è, quindi , sottolineare che la grafologia non è una scienza divinatoria, non fa previsioni. Non è terapeutica se non nella misura in cui una persona attivando un percorso introspettivo acquisisce una maggiore consapevolezza di sé e riesce a indirizzare meglio le proprie energie e le proprie risorse vivendo più facilmente in sintonia con la propria interiorità.

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